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Buon Natale!

Nel presepio allestito da Franco Mandelli ci sono due particolari che ti segnalo.

Innanzitutto il movimento. Non solo pastori e pecore sono in cammino verso la grotta dove è nato Gesù, ma durante il giorno tante statue si muovono, perché rappresentano le persone indaffarate nei loro lavori. C’è chi sta mescolando la polenta, chi sta segando un tronco d’albero, chi sta battendo il ferro.
Davanti a noi è rappresentata la nostra vita,sempre in movimento, caratterizzata dall’attività lavorativa quasi frenetica, al punto che facciamo fatica a fermarci, persino per trovare il tempo di incontrare Gesù.

L’altro particolare del presepe di quest’anno è l’angelo, che appare nella grotta dei pastori (a sinistra), quando cala il buio della notte.
Mentre il mondo non si accorge di nulla, è immerso nel sonno, nell’oscurità, i pastori sono chiamati, invitati dall’angelo ad andare a vedere quanto Dio ha operato, il Mistero della nascita di Gesù.

Se il Signore ci ha mandato qualcuno ad annunciare la sua presenza,
irrompendo nella nostra vita quotidiana;
ci ha dato anche la curiositàe la generosità di andare ad incontrarlo,
ora ci chiede di non tenere solo per noi questa gioia,
come fecero i pastori che tornando raccontarono quanto avevano visto.
La gioia del Mistero del Natale ci metta in movimento
verso chi ancora non è stato coinvolto e rimane prigioniero delle sue occupazioni.
Chiamati ad incontrare Gesù per portare questa buona notizia,
questa è la vita del discepolo.

 

Davanti all’altare è rappresentato il Natale come lo medita la liturgia: una duplice nascita.
Dio si è fatto uomo come noi, perché noi uomini potessimo nascere alla vita del cielo.
Il Battesimo, infatti, ci ha fatto nascere fin da ora alla vita di figli di Dio.